Aigues Mortes , nel sud della Francia, appare all’improvviso, cinta da mura perfettamente intatte, come se un pezzo di medioevo fosse rimasto fermo in mezzo alle paludi salmastre.

Camminare qui significa entrare in una storia fatta di re crociati, commerci di sale e orizzonti infiniti.

Una nascita tra acqua e sale

Il nome stesso, che in francese significa “acque morte”, racconta la natura del posto: lagune e zone umide che un tempo proteggevano la costa. Fu Luigi IX di Francia, nel XIII secolo, a volere un porto fortificato che permettesse di partire per le crociate senza dipendere da città rivali come Marsiglia.

Immagina il lavoro necessario per alzare chilometri di mura in una terra di sabbia e canneti: oggi quelle stesse mura sono il cuore della città, un anello di pietra lungo quasi due chilometri che ha resistito a secoli di vento e salsedine.

Le mura e le torri di Aigues Mortes

Aigues Mortes fortezza

Salire sul camminamento di ronda è la prima esperienza da non perdere. A ogni passo il panorama cambia: da un lato i tetti color miele del borgo, dall’altro le saline che brillano di rosa al sole.

La Torre di Costanza, alta e rotonda, domina l’orizzonte. Un tempo era faro, poi prigione; adesso regala una vista che spazia fino al mare quando l’aria è limpida. Il rumore dei tuoi passi sulle pietre calde, il vento che arriva dalla laguna: sono dettagli che restano impressi più di mille fotografie.

Il cuore della città

All’interno delle mura, le stradine acciottolate si intrecciano in un labirinto di piccole piazze. Place Saint-Louis, con la statua del re che fondò Aigues Mortes, è il punto di incontro naturale.

Qui i caffè profumano di pane appena sfornato, le persiane color pastello si aprono su balconi fioriti e ogni angolo invita a una sosta. Camminando senza fretta puoi scoprire cortili nascosti, minuscole botteghe artigiane, negozi di spezie che portano in tavola l’essenza della Camargue.

Aigues Mortes: Le saline dai colori incredibili

Aigues Mortes saline

Pochi minuti a piedi bastano per trovarsi davanti a un paesaggio quasi irreale. Le saline si estendono per chilometri e, a seconda della luce, l’acqua passa dal rosa pallido al viola intenso. Il celebre fleur de sel nasce qui, raccolto a mano come secoli fa. Al tramonto il sole colora di arancio le vasche e le mura della città si specchiano in un riflesso che sembra disegnato. Se ami la fotografia, questo è il momento in cui ogni scatto diventa un ricordo da incorniciare.

Natura e fenicotteri rosa

Aigues Mortes non è solo storia. Appena fuori dalle mura ti ritrovi nel cuore del Parco Naturale della Camargue, dove la vita selvaggia è protagonista. Cavalli bianchi che galoppano tra le lagune, tori neri che pascolano liberi, stormi di uccelli migratori: lo spettacolo è continuo. E poi ci sono loro, i fenicotteri rosa, che con le loro lunghe gambe si muovono lenti nell’acqua bassa, regalando un tocco di colore che resta negli occhi.

Sapori da scoprire

Dopo la passeggiata, la tavola diventa parte del viaggio. Nei ristoranti all’interno delle mura puoi assaggiare piatti tipici come la gardianne de taureau, uno stufato di carne di toro cotto lentamente nel vino rosso, oppure le tellines, piccole vongole cucinate con aglio e prezzemolo.

Non manca il dolce: le focacce profumate all’acqua di fiori d’arancio riempiono le vie di un aroma irresistibile, difficile da ignorare mentre cammini.

Aigues Mortes: Consigli pratici

Aigues Mortes è facilmente raggiungibile da Montpellier, Nîmes e Arles. Una giornata può bastare per visitare mura, saline e centro storico, ma se hai tempo fermarti una notte ti permette di goderti l’atmosfera quando i turisti ripartono.

Porta scarpe comode: il camminamento di ronda è lungo e, d’estate, il sole picchia forte. Una bottiglia d’acqua e un cappello diventano indispensabili, soprattutto se pensi di spingerti fino alle saline nelle ore calde.

 

Alla fine della visita ti accorgerai che Aigues Mortes non è solo un insieme di monumenti. È il fruscio del vento tra le canne, il profumo del sale che arriva dal mare, il suono dei passi sulle pietre levigate. È una città che racconta storie di re e mercanti, ma che continua a vivere al ritmo lento della Camargue.

Quando il sole tramonta e le mura si tingono di arancio, capisci perché questo luogo è speciale: un ponte tra passato e presente, tra la forza della pietra e la delicatezza delle acque che lo circondano. Un viaggio che rimane nella memoria molto più di quanto ti aspetteresti.