Oggi ci spostiamo nella Sicilia occidentale, a 200 km dalla costa tunisina, dove sorge Mazara del Vallo. Abitata da poco più di 51.000 abitanti e graziata da un clima mite tutto l’anno, sembrerebbe la tipica città siciliana.

Invece, si tratta di una località che racchiude la storia mediterranea, fatta di relazioni tra Europa e Africa, conquiste e commercio marittimo. Ad esempio qui si trovano architetture cristiane, normanne ed arabe a dimostrare le influenze subite nei secoli.

Con questa guida sveleremo le sfumature uniche di Mazara del Vallo, per riscoprire una realtà che si pensa appartenga solo ai libri di storia.

Cosa vedere a Mazara del Vallo

Il centro storico è l’esempio perfetto della fusione tra culture avvenuta nei secoli e sopravvissuta alla modernizzazione. Lo dimostra la “Casbah“, il quartiere a impianto urbanistico islamico, tipico delle medine. Passeggiare nelle sue vie strette e labirintiche dà la sensazione di non trovarsi più su suolo italiano, ma piuttosto in Tunisia o in Marocco.

Il secondo simbolo della città è l’Arco Normanno, a piazza Mokarta. In realtà non era altro che la porta d’ accesso al castello costruito da Ruggero I d’Altavilla nel 1072, edificio poi demolito nel 1880. Consigliamo di vederlo di sera quando le luci artificiali lo rendono quasi surreale. Da qui in cinque minuti a piedi si raggiunge il Museo del Satiro Danzante, famoso proprio per la scultura da cui prende il nome, rinvenuta in mare nel 1998. A pochi passi dal museo si trova il Teatro Garibaldi, importante centro culturale dal 1849, visitabile gratuitamente.

Le Chiese di Mazara del Vallo

Dopo la conquista dei Normanni nel 1072, in città vennero edificate chiese, monasteri e conventi per contrastare la cultura islamica che aveva regnato nei decenni precedenti.

Sorgendo da edifici musulmani, ma costruite dai normanni, le chiese presentano peculiarità introvabili nel resto d’Italia. La Chiesa di S. Francesco, per esempio, è un gioiello in pure stile barocco, nonostante la prima edificazione in stile arabo-normanno. La cattedrale del Santissimo Salvatore fu costruita per volere di Ruggero I al posto di una moschea, ed è oggi il principale luogo di culto per i cattolici.

Da vedere assolutamente anche la chiesa di San Nicolò Regale e la Chiesa della Madonna delle Giummare, due chiese semplici all’apparenza ma entrambe di matrice arabo-normanna. Bisogna fare presente che non tutte le chiese sono sempre aperte al pubblico, alcune sono accessibili solo durante gli orari della Santa Messa.

Perciò è importante informarsi sugli orari in base al periodo in cui si vuole soggiornare a Mazara del Vallo. Gli altri luoghi religiosi di grande importanza per la città sono l’ex collegio dei Gesuiti, la facciata di S. Ignazio, il Palazzo vescovile e il Palazzo del seminario. Tutti visitabili.

L’importanza del mare

Pochi lo sanno ma Mazara del Vallo è uno dei porti pescherecci più importanti del Mediterraneo ed arriva a contare ben 400 motopescherecci nella sua flotta. Fu proprio una di queste barche a pescare per puro caso il Satiro Danzante, ventidue anni fa.

Mazara del Vallo quindi vive del mare e per il mare. Ha un’identità marittima che si tocca con mano e non va ignorata se si esplora la città. Sono consigliabili diversi itinerari in base a come si vuole viverla. Le spiagge sono la prima scelta: Tonnarella, cala dei Turchi o Capo Feto. Qui ci si tuffa nelle acque azzurre e limpide tipiche della Sicilia e si possono osservare le barche che solcano un mare navigato da più di mille anni.

Se non si ha molto tempo a disposizione, basterà una passeggiata sul lungomare, passando dal porto fino al porticciolo di San Vito. Anche la tappa nei mercati di pesce è obbligatoria, per osservare le diverse specie pescate e conoscere i pescatori in prima persona. Il tour marino perfetto va terminato a tavola. I gamberi rossi, il cous cous di pesce o di carne di montone, dolcetti arabi, frutti di mare, pesce spada e calamari, sono alcuni dei piatti proposti dalla cucina locale.

Mazara del Vallo è una città viva, eterna negli anni grazie al mare che la culla e la trasporta nel tempo. Chi la visita rimarrà ammaliato dalla sua multietnicità, dall’architettura e da una storia senza fine. Il periodo migliore per visitarla è l’estate, per godersi il mare e fare sporti acquatici quali wind surf e kite surf. A luglio viene celebrata l’Incoronazione della Madonna del Paradiso e a fine agosto si tiene anche la festa di S. Vito, il patrono della città. Due festività molto sentite dai mazaresi.