Il Lago Federa è una destinazione che conquista con discrezione. Non è tra i laghi alpini più conosciuti, ma chi decide di raggiungerlo a piedi si ritrova immerso in un ambiente autentico, dove ogni passo regala viste spettacolari e una quiete difficile da trovare altrove.

Situato sopra Cortina d’Ampezzo, nel cuore delle Dolomiti Ampezzane, questo lago è una meta perfetta per chi ama le camminate in quota, la fotografia paesaggistica o semplicemente il silenzio della montagna.

Dove si trova e come raggiungerlo

Il Lago Federa si trova a circa 2.038 metri di altitudine, nel territorio di Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno. Siamo all’interno di una delle aree più affascinanti delle Dolomiti, a pochi chilometri dalla Croda da Lago, in un contesto naturalistico protetto e privo di traffico.

Non esistono strade che portano direttamente al lago, quindi si può arrivare solo a piedi. Il percorso più battuto parte dal Ponte de Ru Curto, sulla strada per il Passo Giau, seguendo il sentiero CAI 437. Si tratta di una salita costante ma non difficile, con un dislivello intorno ai 400 metri e una durata media di circa due ore e mezza. Il sentiero è ben segnato e attraversa boschi di larici, radure aperte e tratti panoramici che accompagnano l’escursionista per tutta la salita.

Un’alternativa meno diretta, ma molto suggestiva, è il percorso che parte da Campo di Sotto, sopra Cortina, seguendo il CAI 434. È più lungo e richiede un po’ più di preparazione, ma attraversa ambienti di grande bellezza, con viste sulla Valle del Boite.

Cosa si incontra lungo il cammino

La salita verso il Lago Federa non è un semplice trasferimento da un punto A a un punto B. Il percorso stesso è parte dell’esperienza. Nei primi tratti si cammina sotto una fitta copertura di alberi, che in autunno si accendono di giallo e arancio. Man mano che si guadagna quota, il bosco si apre, regalando scorci sulla Croda da Lago, sul Becco di Mezzodì e sul massiccio del Pelmo, tra i più scenografici della zona.

In diversi punti ci si può fermare per una pausa, magari seduti su una roccia a osservare il panorama o semplicemente ad ascoltare il silenzio. L’ultima parte del sentiero è più dolce, e dopo un tratto pianeggiante nel bosco, si sbuca all’improvviso davanti al lago.

Il Lago Federa e il Rifugio Croda da Lago

Lago Federa rifugio Palmieri

Una volta arrivati, la prima cosa che colpisce è la calma. Il Lago Federa è piccolo, ma inserito in un contesto spettacolare. L’acqua, limpida e immobile, riflette le cime circostanti, creando un effetto specchio quasi perfetto. Non ci sono costruzioni moderne o rumori invadenti. Solo un piccolo rifugio: il Palmieri, situato proprio sopra il lago.

Il rifugio è aperto nella bella stagione e nei weekend d’autunno. Offre piatti caldi, dolci, bevande e — per chi vuole fermarsi a dormire — anche stanze e letti in camerata. Da qui partono altri sentieri che salgono verso le forcelle o si allungano lungo la Croda da Lago, ideali per chi vuole proseguire l’escursione o spezzarla in più tappe.

Quando andare e cosa portare

Il periodo migliore per salire al Lago Federa va da giugno a ottobre. In estate il sentiero è frequentato, soprattutto nei weekend, mentre tra fine settembre e metà ottobre si vive forse il momento più suggestivo: i larici iniziano a cambiare colore, la luce diventa più morbida e il rifugio è ancora aperto.

Lago Federa autunno

Servono scarponcini con una buona suola, abbigliamento a strati (in quota può fare fresco anche in pieno luglio), acqua, una giacca leggera e — se ami la fotografia — la macchina pronta, perché le occasioni non mancano. Il lago non è balneabile, ma è uno di quei posti dove basta sedersi sulla riva per sentirsi già appagati.

Un’escursione adatta a chi ama camminare

Il sentiero non presenta difficoltà tecniche, ma richiede un minimo di abitudine alla camminata. Si sale costantemente, in alcuni tratti su terreno sconnesso; quindi, è importante prendersi il proprio tempo e fare pause quando serve.

Anche i bambini possono affrontarlo, purché siano già abituati a camminare in montagna. Non è invece adatto a passeggini. I cani sono benvenuti, ma è richiesto il guinzaglio nei tratti più stretti e vicino al rifugio.

Perché vale la pena andarci

Il Lago Federa non è un luogo “da foto e via”. È una meta che si apprezza pienamente solo quando la si raggiunge a piedi, lentamente. È la somma di tanti elementi a renderlo speciale: il sentiero silenzioso, la luce che filtra tra i rami, la vista che si apre a sorpresa, il rifugio semplice e accogliente.

Non servono attrezzature particolari né grandi allenamenti. Basta un po’ di voglia di camminare e il desiderio di godersi una giornata diversa. In cambio, ci si porta via un’esperienza vera, fatta di boschi, montagne e cielo.

E in certi giorni, quando il lago è perfettamente immobile e le cime si specchiano nell’acqua, si capisce perché chi ci va una volta ci torna spesso.