Le foreste casentinesi fanno parte di un Parco Nazionale e si estendono tra Emilia Romagna e Toscana, lungo la provincia di Forlì e Cesena, da un lato, e Firenze e Arezzo, dall’altro.

È il posto ideale per chi vuole conoscere l’Appennino tosco-romagnolo in tutta la sua naturalezza e sentirsi lontano dal mondo.

Proprio in queste foreste si trova la riserva naturale di Sasso Fratino e le faggete vetuste che sono state dichiarate patrimonio dell’Umanità.

Ci sono tanti percorsi di trekking che è possibile fare in queste foreste. In seguito parleremo delle 5 più suggestive.

San Benedetto in Alpe – Acquacheta nelle Foreste Casentinesi

foreste casentinesi

Questo percorso parte da San Benedetto in Alpe per arrivare ad Acquacheta. È il percorso più conosciuto, perché è adatto un po’ a tutti, anche alle famiglie con bambini.

Queste cascate sono davvero affascinanti, sia per il loro salto di 70 metri ma anche perché era un posto talmente amato da Dante che qui si fermò molto tempo ad ammirarle e decise di citarle nella sua opera più famosa.

Questo percorso è lungo 4,5 km e non supera i 678 metri di altezza. La sua durata è di circa 3 ore.

Anello Campigna – Sant’Agostino – Villaneta

Questo itinerario dura 3 h ed è lungo 12 km. Il dislivello è di circa 460 m e ha una difficoltà media.

Inizia a Campigna, in una strada alberata molto larga. Una volta arrivati al cartello bisogna girare a sinistra e proseguire per il Sentiero 243.

Campigna è uno dei posti più amati dai forlivesi. Questo percorso ad anello è molto suggestivo ed emozionante. Ti ritroverai nel mezzo di una faggeta meravigliosa e potrai raggiungere due rifugi sempre aperti, Ballatoio e Villaneta.

Questo percorso è consigliato a tutti quelli che hanno bisogno di sentirsi avvolti dal silenzio e godere di tempo prezioso, immersi nella natura. È il posto ideale per sedersi sotto ai faggi e restare lì ad ascoltare il silenzio, respirando aria incontaminata.

Qui si trova la faggeta dichiarata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità. Quindi è consigliabile fermarsi in più possibile per rigenerarsi.

Per chi ha bambini, il consiglio è di deviare a sinistra subito dopo il Bivacco Ballatoio, in modo da tornare indietro e abbreviare il percorso. Chi non ha bambini, potrà proseguire mantenendo la destra per raggiungere la casa di Sant’Agostino. In seguito, si può arrivare al rifugio Villaneta, dove è possibile anche pernottare.

L’anello della diga di Ridracoli

diga di ridracoli

La Diga di Ridracoli è molto amata dai romagnoli e fornisce acqua a tutta la provincia di Forlì, fino a Rimini.

Questo percorso consiste in un trekking ad anello intorno la Diga. È lungo 15 km, con un dislivello è di 850 metri e la durata è di circa 6 ore. Il percorso inizia in un ambiente incontaminato con una fitta boscaglia. Bisogna proseguire prendendo il sentiero 235 per ritrovarsi su una salita incantevole, dove ogni tanto apparirà qualche casolare diroccato.

In questo posto è anche possibile fare visite in battello o in canoa, organizzate dall’Idro-Ecomuseo delle Acque di Ridracoli.

 Foreste Casentinesi: Le Vette Del Parco – Monte Falco E Monte Falterona

Questo itinerario è lungo 7 km e dura circa 3 ore, con un dislivello di soli 300 m.

Le due cime più alte di questo Parco sono il Monte Falco e il Monte Falterona. Il secondo si trova interamente nel territorio toscano. Raggiungerle può essere un’esperienza davvero unica.

Il percorso inizia nei pressi di una base militare, da cui parte il sentiero che porta sulla cima del Monte Falco.

Da qui si gode di una vista mozzafiato. Con una buona macchina fotografica è possibile anche fotografare la Corsica. Proseguendo, si raggiunge il Monte Falterona, dove si trova la Croce dedicata alla Madonna delle Nevi.

Infine si arriva al suggestivo sentiero del Lupo, un luogo incantato dove il tempo rallenta e ti sembrerà di stare in un posto magico.

trekking

Anello Cà Fiumari – San Paolo In Alpe

Questo trekking è lungo 7 km ed è di difficoltà media.

San Paolo in Alpe si trova nel cuore delle Foreste Casentinesi, ai piedi di Campigna. È caratterizzato da un ambiente montano e submontano.

Si tratta di uno dei percorsi più amati dai turisti per i fantastici panorami che presenta. Qui si può notare una grande presenza di Roverella, pini e pioppi. Inoltre, è davvero facile incontrare cervi, caprioli, mufloni e cinghiali. Infatti, arrivano tanti osservatori con binocolo ad ammirarli. Ma è consigliabile guardarli da lontano, rispettando i loro spazi.

Lungo il percorso è possibile raggiungere un piccolo bivacco, nato dalle macerie di una casa distrutta durante la guerra.

Per maggiori informazioni si può consultare il sito del Parco delle Foreste Casentinesi.